LA TROTTOLA
(a mio figlio)

Ho ritrovato un po’ della mia infanzia,
bambino mio, nel vortice chiassoso
della tua nuova trottola di legno,
un po’ della mia infanzia solitaria,
quando il tuo nuovo gioco – gioco antico –
riempiva i miei silenzi di cristallo.

Oggi anche tu (diverso il tempo tuo)
la guardi roteare e non t’accorgi
di questa pantomima della vita:
parte sicura e più la spinta è forte
più intenso è il suo girare, più sicuro.
Poi, lentamente, oscilla, sbanda, trema,
s’accascia al suolo. Un po’ come la morte.

© Francesco Indini 2010