BILANCIA
(23 SETTEMBRE - 22 OTTOBRE)

Questo Signale, in lingua Taliana, si chiama più giustamente PESA, fapparte dei Signali di Scueffolo e della CASTELLAZIONE del SUFRONE.
Acchì nacquette sott'a questo Signale è un tipo un picca scianàro e ciovè che mò la pensa di un modo e mò la pensa di un altro, positivo fa comesia un'artalena, proprio como la pesa (Vilanza).
Sott'alla Pesa nacquette comparima Giuvanni Settepinsieri la quale si chiama taccosì essendo che nolla pensa mai alla stessa manera.

RIZZETTA

Facete fervere uno litro di oglio doliva stravergine e ficcateci dentrovia 50 crammi di carbonato, 100 crammi di cacao appolvere, 4 ove sbattute con uno bicchiere di marsala all’ovo, una cazzosa, 3 cipodde tritolate fine fine, 2 banane scrafazzate. Sale eppepe.
Di questo diacotto si devono bevere 4 chicchere addì, due la matina eddue la sera (se non stiate ancora rovesciando quelle della matina).

SOGNI VERITABBILI

Cazzamari per i Vilanzi che dalle volte si sonnano uno Scurzone che si volta e s'iggira dentrovia a un cantro: ciò mi significa che un parente infamo (lo scurzone) sta girando dentro casa vostra (il cantro) e vi sta preparando un grande cipierno.
Suenno assai buonissimo è quello del Iatto Mamòne, la quale mi significa ricco sposalizzio per le femmine Vilanze e ricca redità per i mascoli Vilanzi.
Vi possono pure succiedere incierti suenni streusi attipo incùbio, ma ciò mi significa che la sera vi avete binchiati como puerci e positivo teniate lo stomaco chiumbato.
Vi potiate pure sonnare quarche nero alla nuda, ma questi soccazzi vostri che non centra l'oroscoppio.

RACCOMANDAZZIONI

I Vilanzi vanno suggetti alle vasce cadute, como presempio dal pisulo, da un trùppico di cacone, di soprabasso al lietto, della seggia difittosa e cetera. La quale io gli raccomando che i pisuli li devono salire a pecorella, che i caconi li devono tappare col gemento, che al lietto si devono mettere i parapietti attipo nache, le segge difittose le devono brusciare al focalire e cetera.
Se poi, dalle volte cadiate di soprabasso all'astrico, quella noè una vascia caduta e allì, se non teniate il paricaduto, sono cazzamari. Lo spergiuro per evitare le cadute, ogni modo, è quello che mò vi scrivo: mettiatevi in bocca un pipino uschiante e sucatevelo piano piano nel mentre che facete tre giri della banca caminando all'indrètola.


© Francesco Indini 2010