Coco Lafungia




 

 

 

 





Cera una fiata
e cera una bella piccinna la quale non si è mai saputo il nome di battezzo e datosi che portava sempre una sciamberga accappuccio che mammisa gli aveva costruito colla lana rossa, tutti la chiamarono Cappuccetto Rosso.
Ora e bene dovete sapere che questa carosella teneva una nonna che abitava assai lontano e che per andare accasa sua ti dovevi scanecchiare essendo che dovevi passare pure di dentro a un bosco e le strade spaltate ancora nolle avevano inventate.
Alla quale una marcia volta Cappuccetto Rosso dicette a mammisa: bè, mò vado a trovare la nonna dalle volte non stà bene o puramente ha proprio saltato il secchio essendo chè vecchiazzarra.
Eccosì riempette il panaro di tante niccolecchie datosi che la nonna era assai cannaruta e con tutta la diabbete attrecento che teneva si sculappiava Roma Stroma e l’Abbasilicata.
E caminando caminando dentro al bosco andava puramente cogliendo cardoncelli monetole e altri fungi, appericolo che gli faceva venire uno scuerpo alla nonna essendo che i fungi nolli conosceva tanto bene e positivo li coglieva a muzzo.
Ma ecco che un priso di lupo la vedette di sconduto e dicette fra sè essè: menchia papa che gioia di carosella e vaccapisci comè saporita che a me già mi stanno venendo le sputarelle in bocca!
E così pensò bene che scappava avanti modochè arrivava a casa della nonna più prima di Cappuccetto Rosso. Manco giungette che con quella bocca di furno si sculappiò la vecchiarella sana sana e acquì ti voglio che principiano le coglionaggini che stanno scritte in faccia a quello libro. Mi dicete voi como cazzatora facette poi il lupo a stravestirsi di nonna si prima sel’aveva gnottuta così come che si trovava e cottutti l’abbiti a dosso?
E allora addue tela dò: o è buscia che sela sculappiò tutta una volta o puramente prima la dovette spogliare e allora quello era un lupo imbucatazzo che tu ficurati che sorta di schifezzeria quella vecchiazzarra tutta alla nuda!
Ogni modo, quello sorta d’imberda si ficcò dentro il lietto tutto vestuto di nonna e puramente coll’aliseo e colla cuffia d’ipizzo che sicuramente doveva parere un uomo sessuale che sarebbo addire un orecchione.
Eddecco che arrivò Cappuccetto Rosso la quale tuppi tuppi tuzzò alla porta e il lupo dicette avanti con una voce di trumbone che pure un carniale sene doveva donare che noera la nonna.
Come che si vicinò al lietto Cappuccetto Rosso dicette: nonna, nonna, che sorta di capo di mulone che tieni e puramente porti tutta la faccia pili pili che mi pari una ficadindia e la prossima fiata che vengo ti porto un rasulo che ti levi pure quelli mustazzi di iatto che ti hanno cresciuti.
Ma io mi domando eddico se è mai possibile che quella San Pizzetto di piccenna era tanto miopa che non luzzava che quello era lupo e noera nonna!
Basta, come che Cappuccetto Rosso dicette nonna, nonna che bocca grande che tieni, quello gli zompò a dosso e si fottette pure allei.
E dicetemi digrazzia como Santo Cosimo Alla Macchia ci poteva mai cacciare un’altra persona dentro alla panza del lupo che stava già tutta occupata della nonna?
E allora pure acquì ci stanno due protesi: o quello lupo teneva il verme solitario o puramente portava una ventre quanto la balena che si mangiò Pidocchio e mestro Gippetto.
Ogni modo e comocazzo sia sia, fortuna vuole che si acchia passando un cacciatore che tanta menchialire noera la quale come che è veduto il lupo che pareva un liofante acquanto si aveva buttato, comprendette tutto e gli sparò due botte di lupara affronte lasciandolo vittimo atterra. Poi pigliò il cortello e gli facette il spacco cisario modochè il lupo si sgravò e partorette la nonna e Cappuccetto Rosso.
E non vuoi che quelle uscettero tutte belle vive e vegetali come se niente avrebbe stato? Eddico io como facettero a non morire spissiate dentro alla panza del lupo? Eddecco che ancora una fiata addue vela dò: o il lupo portava nella ventre l’apparecchio dell’aria confezionata como alla Standa o puramente quelle due erano più meglio di quello simbuzzatore che si chiama Mai Corca essendo che stà sempre tiso dentro mare.
Bè, è inutile che vela tiro allungo che tanto questa è la favola di Cappuccetto Rosso e così vela dovete tenere.
L’importante è che la piccenna sene tornò accasa sua e finalmente la portarono dallo culista che gli facette mettere un bello paro di acchiali che almeno non scangiava più lupi per nonne.

Postribolo: Dopo tre giorni la nonna zompò il sicchio alla veramente accausa dei fungi che gli aveva portato la nipote e tutti camparono felici e contienti essendo che si fottettero la redità  

  

© Francesco Indini 2010